Andria: sperimentazione di orto didattico con i più piccoli
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videoandria.com ► Seguici su Facebook! » goo.gl/PpL4xY « ► Seguici su Twitter! » goo.gl/ko9PAx « ► Iscriviti al nostro canale! » goo.gl/LaCpB3 « La Scuola dell’infanzia “Don Tonino Bello” del I° Circolo Didattico ‘Oberdan’ di Andria, ha inserito nel percorso didattico la realizzazione di un orto-giardino denominato “L’Orto delle Meraviglie”. Un piccolo spazio di terra si trasforma in un’aula a cielo aperto. I bambini imparano: a piantare, a seminare, a prendersi cura delle piante, osservare il graduale trasformarsi della natura, i suoi ritmi lenti, il ciclo delle stagioni, a raccogliere i frutti di questo lavoro e a riconoscere gli animali alleati e nemici dell’orto. In questo modo i piccoli contadini possono cimentarsi in un’attività manuale che li stimola a sperimentare e sviluppare nuove abilità e attitudini, fare esperienze concrete e sul campo, che si rivelano rilassanti e istruttive afferma il Dirigente Scolastico Prof.ssa Nicoletta Ruggiero. A livello pedagogico iniziano a vere un approccio al compito. Inoltre l’entusiasmo e lo stupore per questa attività favorisce l’instaurarsi di una relazione ‘complice’ con le maestre, rafforzandone la fiducia e il benessere scolasticoL’orto scolastico è anche un’occasione per fare educazione alimentare per far comprendere ai piccoli l’importanza della qualità dei cibi nel mantenere se stessi in buona salute dichiara Vincenza Di Schiena, insegnante referente della Scuola dell’Infanzia. Al fine di dare continuità e solidità a questa iniziativa, è stata invitata l’Associazione Legambiente- promotrice dell’orto urbano presente nel cuore della villa comunale di Andria- ad accompagnare le maestre a progettare un orto a misura di bambino, guidando le varie fasi del ciclo della terra. Anche alcuni nonni e genitori si sono entusiasmati dando un supporto prezioso all’iniziativa. Il progetto ambisce a creare una comunità di apprendimento a cui prendono parte insegnanti, genitori, nonni e produttori locali per facilitare la trasmissione alle giovani generazioni dei saperi legati alla cultura del cibo e alla salvaguardia dell’ambiente. conclude l'insegnante Vincenza Di Schiena.
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